Progetto editoriale

(ovvero, cos’è e a cosa serve questo sito)

Firenze non è e non può essere solo una città turistica.

 

Del resto siamo in decine di migliaia a viverci e lavorarci quotidianamente e a desiderare che l’overtourism non trasformi definitivamente la nostra città – e in particolare il suo centro storico- in un dormitorio svuotato di quella partecipazione e quell’entusiasmo che permettono ad ogni tessuto urbano di rimanere una realtà viva, brulicante, ricca di saperi e di tradizioni.

 

Le folle oceaniche per le vie del centro, le file davanti ai musei, le case del centro sempre più svuotate di residenti e soggette ad una intensa ‘airbnbificazione’ non devono infatti farci perdere di vista che la nostra è una città ricca di COSE da FARE pensate appositamente per chi a Firenze ci vive ogni giorno.

 

Sta a noi (fiorentini di nascita, di approdo, di cuore) godere a pieno di queste possibilità.

 

 

Torniamo insomma a vivere la nostra città, riprendiamoci gli spazi pubblici,

usufruiamo delle tante iniziative (gratuite e non) che associazioni, Amministrazione e organizzazioni varie

pensano, progettano e mettono in atto nel corso di tutto l’anno.

 

 

In conclusione, il nostro progetto editoriale consiste semplicemente nel suggerirvi spunti di cose da fare, eventi cui partecipare, iniziative cui prendere parte.

 

Lo faremo (dopo un inevitabile periodo di rodaggio -il sito nasce a ottobre 2024) fornendovi notizie aggiornate, attendibili, con chiari riferimenti alle fonti e indicazioni precise per poter partecipare e informarvi fino alle ultime ore di eventuali cambi di organizzazione in corso d’opera.

 

Siccome sappiamo che il traffico non è un problema solo di Palermo (cit.), nella speranza di facilitare gli spostamenti abbiamo cercato di riunire tutte le informazioni più utili per muoversi agevolmente in città nella sezione Info utili per muoversi a Firenze.

 

Ogni suggerimento da parte vostra sarà il benvenuto (potete scriverci a cosafareafirenze@gmail.com).

 

Citando Saramago,

Bisogna vedere quel che non si è visto,  vedere di nuovo quel che si è già visto,

vedere in primavera quel che si era visto in estate,  vedere di giorno quel che si era visto di notte.